EMILIA ROMAGNA - CAMIONARO & DAN65-
eugenesis.
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.. allora ragazzi , vi spiego la mia idea che coltivo da tempo:
premetto che questo è un posto dove vado spesso da vent' anni a questa parte ;
i miei trascorsi da escursionista-trekker mi hanno fatto apprezzare questo posto di montagna
davvero comodo come base di partenza per le + belle escursioni sull' appennino reggiano
che ahimè detto da un parmigiano è meglio che il ns. appennino parmense.
Adesso lo apprezzo anche come meta di svago all' aria aperta per poter
giocare a palla con mia figlia libera di scorrazzare tra i fiori senza pericoli
come una novella Heidi.
Adesso in inverno in questa località è in funzione un bell' anello per lo sci da fondo.
Lo chalet-rifugio a cui si accede comodamente con i mezzi a motore , è
ben attrezzato e vi si mangia discretamente .. non in modo eclatante , ma
il posto merita sicuramente. Da qua si godono ottimi panorami ;
sembra veramente di stare in un ambiente alpino , non c' è paragone
con nessun altro posto appenninico raggiungibile in moto.
Venendo al dettaglio del percorso , si possono suddividere diverse tipologie di tracciato.
La parte che da Parma arriva a Traversetolo (20 Km) è abbastanza dritta , non larghissima
ed un pò trafficata. Da Traversetolo a SanPolo il passo è brave , qua siamo già in provincia di RE.
Da S.Polo si sale la valle dell' Enza (fiume che divide le 2 provincie PR-RE).
A parte qualche gruppo di ciclisti e qualche macchina , da Ciano fino a Vetto è
veramente "molto" ma MOLTO veloce e tecnicamente appagante come curvoni.
Qua sono riuscito a strisciare il cavalletto come da nessun' altra parte.
Qua si fanno i "garini" con le moto ...e quindi "ocio alla pula" !!
Passato Vetto , si scende a destra e si prende la strada per Ramiseto;
il percorso diventa più lento ma appartato ed isolato ;
qua è frequente l' avvistamento di gruppi di caprioli.
Da Ramiseto il percorso si fa ancora più lento ;
si sale rapidamente in quota ai piedi del monte Ventasso.
Ultimo bivio a destra e dal bosco si sbuca verso un bell' altipiano erboso
circondato dalla pineta dove sorge il rifugio.
Al ritorno si riprende verso sud-est fino ad un bivio dove si
segue la strada (asfaltata) più panoramica di tutto
l' Appennino settentrionale.
Vi garantisco che non esiste una strada asfaltata in appennino
che possa vantare uno scenario simile
!!
La vista è a 360 gradi.
Questa bella stradina panoramica costeggia bei prati
che si affacciano alti sulla valle del Secchia.
Proseguendo si incontrano i recinti per le pecore
fatti apposta per proteggere gli animali dai lupi
(con tanto di cartelli..).
Siamo infatti nel Parco Nazionale dedl' Appennino Tosco-Emiliano.
Si scende di parecchio sempre per mezzo di una stradina
passando per un paesino (Valbona) dove il tempo sembra essersi
fermato.
Si sbuca a Collagna sulla statale 63 del Cerreto e si scende
verso Castelnuovo Monti.
Qua la strada è larga ed è la "motopista" prediletta per gli "smanettoni" reggiani.
Qua pur essendo in montagna, hanno fin piazzato un bell' Autovelox
(il che la dice lunga..).
Da Castelnuovo a Vetto è sempre una guida divertentissima e molto tecnica..
da adrenalina pura fino a Ciano d' Enza .
Il ritorno verso Parma sarà poi rapido ed indolore.
Ovviamente l' andatura da tenere sarà tranquilla..
Quindi ricapitolando ci sono i tratti di pianura-collina-bassa montagna
che sono belli larghi con curve tecniche e divertenti;
la parte di montagna vera e propria sono su strada stretta
e lenta (l' asfalto è recente.) , ma qua prevale l' aspetto contemplativo
di amore per l' ambiente e la natura.
Il periodo ottimale sarebbe Maggio-Giugno , ma vediamo un pò
come ci si può organizzare.. tanto le strade e le montagne sono sempre lì
ad aspettarci !!
Marco , mangierei a Pratizzano in modo da dividere la giornata in 2 ..tipo il Sabato sarebbe perfetto !!.
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