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eugenesis.
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Ciao a tutti ,
eccomi a raccontarvi il raid che ho fatto ieri mercoledì 31-Luglio-2013.
Parto da Parma alle 7.00 circa per arrivare in orario al casello autostradale
di Fidenza dove mi aspettano gli amici di Fontanelle (paese natale di
Giovannino Guareschi) Luca e Paolo rispettivamente con BMW 1200R e KTM
SuperDuke 990 (vera bomba in montagna..).
La giornata è splendida , senza una nuvola.
Prendiamo la "pallo-strada" verso Piacenza , Alessandria , Casale Monferrato,
Vercelli ed usciamo ad Ivrea.
C' è talmente sereno che si distinguono ad occhio nudo le varie cime
che compongono il gruppo del Monte Rosa ; per un attimo si intravvede
sul fondo della valle anche il Monte Bianco .
E' anche visibile una parte del Gran Paradiso dove effettivamente
siamo diretti.
Usciti dall' Autostrada (percorsa a velocità quasi da codice..)
prendiamo una superstrada abbastanza dritta e scorrevole che ci
porterà verso i paesi di Cuorgnè , Locana , Noasca per addentrarci
sempre più all' interno della Valle dell' Orco .
Alcuni paesini sono direi bruttini ed insignificanti , case dismesse
un pò di disordine generale , ma qua a parte soste rifornimenti
ed eventuale caffè non val la pena di soffermarsi.
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Arriviamo finalmente a Ceresole Reale e qua lo scenario cambia ;
il paesaggio assume l' aspetto tipico della montagna occidentale ,
case di sasso e legno , falesie di roccia per arrampicata , qualche
discreta infrastruttura turistica , campeggio , lago ecc.
Ci fermiamo a far l' ultimo rifornimento (.. mazza quanto beve il KTM !!)
e ne aaprofittiamo per vestirci un pò in previdenza della salita in
quota contornati da lingue di neve fresca.
Ne approfitto anche per montare la telecamerina sullo specchietto Dx .
Adesso viene il bello.
La stradina diventa più stretta e tortuosa tra rocce , larici e cembri ;
assomiglia alla parte alta dello Yosemity Park in California .. tanto bel
granito compatto .
Mentre si sale a ritmo "allegro-tranquillo" , superiamo pochi ciclisti
e poche macchine.
Siamo nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Man mano che si sale si allarga l' orizzonte e la strada si fa più tortuosa,
lo spettacolo aumenta sempre più al cospetto dei laghi Serrù e Agnel,
si vedono le Levanne e svalicando si comincia a vedere la Grivola.
Il panorama è a dir poco magnifico .. tralasciando le Dolomiti
che fanno storia a sè , questo posto , per bellezza assoluta batte tutti i vari
Galibier , Gavia , GrossGlokner , Rombo , Moncenisio , Spluga insomma
tutti i passi di montagna di fattezza direi occidentale come morfologia.
Non ci sono simili paesaggi composti da laghi , laghetti , rocce ,
cascate , pratoni , malghe ecc. a questo livello come si vedono qua.
Superato il passo vero e proprio a 2600 metri circa , si scende in
una ampia valle glaciale (Valsavaranche) con immancabile lago e pratoni
con sullo sfondo la Grivola .
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Arriviamo alla sbarra dove finisce la strada e comincia il sentiero
percorribile solo a piedi per Pont Valsavaranche giusto per ammirare
Tresenda , Ciarforon ed il Gran Paradiso in tutta la sua possenza.
Questa vorrei ricordare è l' unica cima oltre i 4000 metri
interamente in territorio italiano e non condivisa sul confine con altri stati.
Ora , dopo alcune foto di rito , ritorniamo sù di qualche centinaio
di metri giusto per arrivare al discreto rifugio Savoia dove previa
operazione di "spoliazione" dall' "armatura" da motociclisti , veniamo
gentilmente accolti e ci danno un tavolo in piena atmosfera relax.
Il clima all' esterno è proprio l' ideale , nonstante i 2600 metri ,
la totale assenza di vento ed il sole battente (ho portato con mè
cappellino + occhiali..) ci consentono di starcene in maglietta.
Perfezione assoluta .. melgio di così ..
Ora il pranzo ci aspetta e .. un bel "vaffa.." alla dieta , ci facciamo
antipasto di salumi , polenta concia burro+formaggio , tegama di salsiccia
nel sugo , spezzatino in altro sugo , torta meringata con panna (molto liffa)
ed infine giù a Ceresole ci aspetterà un buon caffè per restar svegli
ed evitare "calmenti di palpebra"
sulla lunga ed accaldata strada del ritorno in pianura.
Tanto stasera quando arrivo a casa .. 1 pesca + 1 kiwi e poi a letto !!
Con calma paghiamo , respiriamo un pò di aria buona fuori dal rifugio,
nel frattempo (vista la giornata senza una nuvola neanche a cercarla..)
si è affollato un pò nei paraggi .. gente con zaino e scarponi , gente
quasi spogliata in riva al lago a prendere il sole .. mucche al pascolo..
nel frattempo noi pian pianino torniamo giù verso la civiltà.
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Salutiamo con rammarico tutta questa meraviglia spettacolare !!
La parte meno divertente è sicuramente l' andata e ritorno in autostrada;
io arrivo a casa verso le 19.00 leggermente stanco ma felice di essere
stato in un posto veramente meraviglioso in cui spero di portare
le mie donne per poter condividere tutta questa bellezza della natura.
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Lasciamo perdere l' estetica dei tralicci
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ed ora un pò di video:
da Ceresole Reale al lago Serrù :
Video
dal lago Serrù al Colle del Nivolet :
Video
dal Colle a dove finisce la strada :
Video.